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1966

La prima bottega

Pino Pedano nasce il 12 gennaio 1944 in Sicilia da genitori contadini. A sette anni diventa apprendista di un falegname, a diciassette si trasferisce a Milano dove lavora di giorno e studia di sera per la maturità artistica.

Nel 1966 apre in via Santa Maria alla Porta la prima bottega artigiana e comincia a frequentare artisti, designer e architetti. Contemporaneamente si occupa di politica, partecipando al fermento di quel periodo che segnerà una svolta culturale e sociale. I suoi primi lavori importanti sono gli arredi di alcuni locali notturni alla moda: Number One, Nepentha e Good Mood, quest’ultimo allestito completamente con specchi neri a strisce verticali, una soluzione che sarà replicata poi in tutto il mondo.

Nel 1972 viene chiamato a partecipare alla memorabile prima Eurodomus di Torino. Pedano, che l’anno prima si era trasferito nella nuova sede di viale Umbria, negli ampi spazi di un ex garage, e può contare sulla propria fabbrica, la Pedano Arredamenti, partecipa alla mostra con la sua prima collezione di mobili componibili, con i quali arreda un monolocale pilota di sessanta metri quadrati.

 

1974

Il millefogli

La ricerca e sperimentazione sui materiali vede nel 1974 l’invenzione e il brevetto da parte di Pedano del nuovo materiale “millefogli”: legno compensato stratificato usato di testa, reso evidente nella sua composizione dal taglio e dalla lavorazione. Oltre a essere molto interessante e decorativo, il nuovo materiale offre una notevole resistenza alla flessione e permette perciò di ottenere senza problemi anche piani di grandi dimensioni e solide strutture.

1975

Il Pedano Shop

E’ giunta l’ora di inaugurare il punto vendita personale di Pedano che ormai fa tutto in casa: da buona parte della progettazione all’esecuzione, alla distribuzione e alla vendita diretta. Dal produttore al consumatore, che gli è particolarmente congeniale, perché “quello che conta è il rapporto con la gente. Solo così capisci davvero che cosa le serve”.

Come scrive Isa Tutino Vercelloni, direttore ventennale della rivista Casa Vogue: “I suoi mobili di legno sono semplici, onesti, lineari, senza fronzoli né inutili intellettualismi e soprattutto con un ottimo rapporto qualità/prezzo.”

1976

Nascita dell'artista

Nel 1975 Renato Cardazzo gli commissiona una mostra alla Galleria del Naviglio. Inaugurata il 29 gennaio 1976, “I legni di Pedano” è un successo immediato. La critica, si occupa subito di lui: “L’aspetto più affascinante è questo – osservava Luigi Carluccio su Panorama – : il suo lavoro, muovendo dal piano umile della bottega del falegname, arriva a interessare galleristi e storici d’arte. Li interessa, io credo, perché lui rappresenta l’anello mancante; l’anello che s’è smarrito tra il mestiere e l’arte, tra la fatica del creare e l’opera artistica”.

La fama di Pedano diviene in poco tempo internazionale. Nel 1977 i galleristi parigini Paul e Jean Facchetti, gli dedicano una mostra nella capitale francese. Sempre i Facchetti organizzano l’anno successivo una mostra a Zurigo. Il 1979 vede infine un’importante mostra nello spazio Abitare di New York.

1979

Il Design Scultura

Tornando invece alla storia dei mobili Pedano, è naturale che anch’essi siano influenzati dalle nuove attitudini del loro autore. A parte la testata-scultura triangolare di un nuovo letto e la straordinaria eleganza dei tavoli di ciliegio dalla struttura a listelli con incastro piramidale agli angoli (battezzati “Serie 35” perché lo spessore del legno era sempre costante: tre centimetri e mezzo), sarà poi la volta dei tavoli-scultura di forte spessore: quello ovale con cinque gambe a colonna (creato ben prima che Bellini presentasse il suo in marmo) e il tavolo “Pentagono”, dal piano a cinque spicchi di betulla e mogano alternati. Sono presenze maestose, che esprimono perfettamente il ritrovato gusto per il legno, considerato in tutta la sua nobiltà.

1980

L'anti-design

Nel 1980, di ritorno dalla sua personale a New York, Pedano ha una sorta di reazione d’insofferenza a tutto il lusso sfrenato e il consumismo sfrontato della società americana. Sente il bisogno di cose sempre più semplici. Nel dilagare della plastica, vuole riportare il legno come materia del vivere.

Cerca qualcosa che anche nel mobile possa esprimere questo bisogno e lo trova in un nuovo uso di un materiale a basso costo: il truciolare, che assume un valore diverso, nuovo e attraente, se usato a vista, denunciato in tutta la sua nuda povertà. Trucioli di pioppo e colla offrono una materia compatta e leggera che può esser lasciata tal quale o verniciata in colori vivaci oppure pastello, nei toni dei sorbetti. Le forme sono quelle di una tradizione rivisitata, amata ma semplificata e riproporzionata.

1984

Cartoni d'egitto e moirè

Le sperimentazioni sui materiali continuano ad affascinare Pedano: nel 1981 scopre un materiale appena inventato, l’MDF, con cui disegna una linea di arredo ispirata alla pulizia geometrica dei monumenti egizi. La chiama “cartoni d’Egitto”.

Fa conoscere questo materiale a Keith Haring, a Milano per la sua mostra personale alla galleria di Salvatore Ala del 1984. L’artista, abituato ad incidere nel duro legno, rimane colpito dalla duttilità di lavorazione dell’MDF e crea totem dalle forme libere. Scrive nei suoi diari: “I totem e altri pezzi di legno da muro sono stati realizzati alla falegnameria Pedano. É grandioso andare in un’altre città e lavorare con gli artigiani locali. La qualità e la velocità degli artigiani sono stati incredibili.” 

Nel 1985 Pedano prende un materiale povero, il multistrato di Pino, e lo chiama “moirè”, come la trama dei tessuti di seta. Ne crea dei mobili radicali, essenziali, dalla forte personalità.

1986

Primi passi nel dormire sano

Pedano inizia le sue ricerche sui materassi in lattice nel 1986, quando in Italia questo materiale era ancora quasi sconosciuto, convinto dal benessere che si raggiunge dormendo su materassi di questo tipo. Contemporaneamente lo stesso Pedano incomincia a divulgare la cultura del dormire sano –argomento inesistente nel nostro paese prima di allora- grazie anche a numerosi servizi giornalistici e televisivi: un sonno su materassi naturali non solo previene, ma migliora anche i più svariati problemi di salute.

1992

Il Giardino Segreto

Nel 1992 il Comune di Milano dedica a Pino Pedano una mostra personale alla Rotonda della Besana dal titolo “Il giardino segreto”a cura di Carlo Bertelli.
Fu una mostra che lasciò un segno per l’originalità del pensiero creativo e la per la visione ecologista che si svilupperà negli anni a venire. Scrive Pietro Raffo nel catalogo della mostra “Pedano è un artista “verde” convinto che uomini e natura possano armonicamente convivere. Esalta i segni lasciati nella pianta dai suoi piccoli ospiti, usa le cicatrici per riportare in vita un albero morto e mostra che anche un piccolo invasore è parte della vita.”
1994

L'arte del dormire

Nel 1994 nasce il Sistema Letto Pedano, novità unica in Italia, come testimonia, tra gli altri, l’articolo uscito sul settimanale l’Espresso “Buonanotte Caucciù”. L’autore, Enrico Arosio, scrive: “dal 1975 il suo marchio è sinonimo di una cultura dell’abitare vicina alla natura. […] Scultore affermato, ebanista di razza, Pino Pedano ora si dedica all’ arte del dormire.”

È un sistema pensato per l’uomo, che deve potervi trovare rilassamento assoluto: i materassi, le doghe sospese, i guanciali e le trapunte fissano nuovi criteri nella cultura del riposo. È composto da materiali esclusivamente naturali e ciascun pezzo, prodotto artigianalmente, è un esemplare unico che non solo risponde alle nuove scoperte nel campo della fisiologia del riposo, bensì tiene conto dei requisiti più elevati in merito a confortevolezza e durata.

1996

Buoni consigli sul sonno

Pedano pubblica i suoi CONSIGLI SUL SONNO e nel 2015 esce l’attuale libretto “12 buoni consigli sul sonno”.
Ha inizio lo sviluppo del sistema Letto Pedano, culminato nell’ideazione della Doga sospesa Junco e dei materassi in purissimo lattice naturale con inserti curativi in torba scandinava e paglia di segale.

2006

Arte e Spiritualità

La simbiosi tra Arte, Design e Salute contraddistingue l’attività di Pedano, anche nell’identità aziendale.

Il ritorno all’arte, dopo una lunga malattia e lo sviluppo del Sistema Letto, avviene nel 2006 con una mostra alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Nel 2008 le opere di Pino Pedano dialogano con l’artista dei neon, Dan Flavin, alla Chiesa Rossa nella mostra “Luce”. E nel 2011 l’Università Cattolica gli dedica una Personale con oltre 50 opere esposte nei chiostri del ‘500. La mostra “Risveglio” vive con gli studenti dell’università per far riscoprire ed apprezzare il connubio tra legno e arte.

2013

Nuova generazione in azienda

Con l’ingresso dei figli in azienda, si amplia lo spettro della ricerca e dell’esportazione del Sistema letto Pedano, in particolare in Svizzera e Giappone.

Con l’evento dei 50 anni di vita dell’azienda viene riproposta la linea storica dei mobili Essenziali Pedano. Materiali e trattamento del legno completamente naturali per una casa sana.

I materiali del riposo
Fibra di bambù