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In attesa della primavera, dei picnic sui prati e dei pisolini perfetti sotto gli alberi ci è venuta voglia di ricordarvi che, con i nostri materassi, tu hai in casa tua la possibilità di dormire su una terra ricca di energia. Una terra morbida, accogliente, asciutta, pulita: la torba. Lo sapevamo fin dall’antichità, poi lo abbiamo dimenticato e quando ce ne siamo ricordati abbiamo scelto di usarla insieme al lattice.

Una scelta basata anche sulla ricerca svolta per noi, ai tempi, dal dottor Giuseppe Groppa, ex direttore e primario centro ricerche patologia clinica e igienista I.N.R.C.A. di Ancona.

Citiamo qui le sue parole sull’utilizzo della torba allo stato naturale.

Usi e applicazioni dall’antichità ad oggi

Interessanti sono le conoscenze che popoli antichi avevano della torba nei vari continenti. 

Questi usavano la torba per le lettiere di tutti gli animali domestici, avendo notato che (soprattutto capre, pecore, mucche e cavalli) godevano di una miglior salute e resa di latte e carne. 

La torba veniva usata per le lettiere di tutti gli animali domestici: soprattutto capre, pecore, mucche e cavalli godevano di una miglior salute e resa di latte e carne

Gli Amerindi sudamericani presenti nell’Amazzonia, con le loro cerbottane, attendevano le prede che la sera si recavano a riposare e dormire sulle torbiere di foresta formate, oltre che da torba, da foglie di piante arborescenti.

Gli Aztechi malati e curati nella loro dimora da grandi medici detti gli Scimani o dagli Stregoni, se non guarivano venivano portati all”hospital de los indios” i cui letti curativi erano formati da torba e foglie di mais. 

Le popolazioni giapponesi già nel 2000 a.c. usavano la torba marina (formata prevalentemente dalla carbonizzazione delle alghe) per i giacigli che ponevano sui natanti e nelle capanne per la presenza della forte umidità in cui vivevano. 

Oggi la torba è utilizzata nella composizione dei materassi e dei cuscini per le proprietà adsorbenti, disinfestanti e elettroattrattive. 

La proprietà adsorbente dona benessere alla donna in stato di menopausa, miglioramento a cardiopatici con edemi, a lavoratori soprattutto stanchi, con sudorazione profusa e miglioramento nei bambini febbricitanti. 

La presenza nella torba di solfato di ammonio e zolfo produce repulsione negli insetti quali zecche, pulci, cimici ed acari (proprietà disinfestante).

Lo zolfo, inoltre, impedisce lo sviluppo di molti batteri rendendo più sano e, direi anche curativo, il riposo.

Infine è molto importante, anche se poco considerata, l’azione elettroattrattiva del carbonio che permette di far scaricare dal corpo umano le correnti di alta e bassa frequenza accumulate nella giornata. 

Che cos’è la torba

La torba è un carbone fossile a processo parziale di carbonizzazione di formazione recente dovuta al lento e continuo accumularsi di residui vegetali in zone prevalentemente palustri oltre che nel delta dei fiumi lungo le coste litoranee. 

Alla sua formazione concorsero muschi del genere Sphagnum che danno anche vita all’humus del terreno da cui si forma l’acido umico e ulmico, che oltre ad essere utile allo sviluppo di tutta la vegetazione è ancora presente in tracce nella torba e concorre a dare i benefici agli animali ed all’uomo. 

La torba si presenta come una massa bruna, chiara, spugnosa di apparenza varia e porta ancora ben visibile la struttura del vegetale da cui proviene. 

È formata da sostanze minerali (ceneri carboniose) oltre 50%.

Solfato di ammonio (40-70kg per una tonnellata di torba).

Presenza di zolfo e tracce di acido umico.

Controindicazioni 

L’unica controindicazione è esporsi al sole su lettini con materassi in cui è presente la torba, perché può provocare disidratazione. 

Quindi, aggiungiamo noi, finché il tuo letto resta in casa tutto bene: sui materassi per sdraiarsi al sole, beh, ci stiamo lavorando.